A tutto c’è rimedio: se soffrite di questo disturbo, non allarmatevi! Pochi accorgimenti alimentari vi risolveranno tutti i problemi.
Se le vere e proprie allergie al latte sono molto rare, le intolleranze a questo alimento sono molto più diffuse. Le prime impediscono il contatto diretto con qualche componente del latte, che scatenerebbe reazioni di difesa dell’organismo, mentre le seconde si manifestano a motivo di una carenza di un enzima (la beta-lattasi) fondamentale per la digestione dello zucchero principale del latte: il lattosio.
Quando una persona con questa intolleranza consuma latte, in un periodo compreso tra 30 minuti e 2 ore manifesta dolori di pancia, gonfiore ed eventualmente diarrea.
Poche sono le persone o i popoli esenti da questo problema che in genere si manifesta dopo l’adolescenza. L‘intolleranza al lattosio può manifestarsi sia per una carenza dell’enzima diretto o per conseguenza di patologie gastrointestinali, ma non si può prevenire. Alcuni studi hanno dimostrato comunque che un allattamento al seno prolungato ritarda il manifestarsi di questa forma di intolleranza.
Nel caso si abbia un’intolleranza al latte, questo può essere sostituito: infatti, pur essendo un alimento completo e ricco di proteine nobili, vitamine e minerali importanti, non è essenziale per l’adulto. Ecco le soluzioni per chi soffre di questo problema:
Evitare ovviamente il latte, a volte anche nel caso del delattosato, ed ogni alimento contenente anche solo tracce di lattosio (anche il gelato!): derivati del latte o altri prodotti alimentari con lattosio aggiunto, medicinali e integratori cui sia stato aggiunto del lattosio (l’importante è controllare bene le etichette!)
Sostituirlo con latte di soia o di riso o di avena. Lo yogurt può essere introdotto nella dieta degli intolleranti non estremi: le culture microbiche presenti nello yogurt digeriscono infatti il lattosio. L’ottimale sarebbe consumare yogurt fatto in casa con fermenti vivi.
Integrare la dieta con una buona dose di alimenti ricchi di calcio, come ad esempio albicocche, broccoli e cavoli, rabarbaro, spinaci. Il formaggio può essere sostituito con formaggio di soya (tofu). Fra quelli tradizionali (per chi soffre di una forma di intolleranza meno marcata) vanno bene i formaggi stagionati tipo parmigiano (a basso contenuto di lattosio).
Un consiglio prezioso è quello di utilizzare, prima dell’ingestione di alimenti contenenti lattosio, dei preparati farmaceutici da banco che contengono l’enzima digestivo mancante, in grado di favorire la disgregazione del lattosio.
Nel caso in cui si manifestino fastidiosi attacchi di diarrea, bisogna evitare cibi solidi e ripristinare le perdite di sali minerali bevendo abbondante acqua, che ha il potere di velocizzare il processo di lavaggio dell’intestino, rendendolo libero dai residui di lattosio responsabile della manifestazione fermentativa intestinale.
Se il latte proprio “non vi va giù”, quindi, non drammatizzate! Basta qualche accorgimento alimentare e non avrete alcun problema!