Diete iperproteiche: verdetto positivo

Condannate da nutrizionisti e medici, secondo uno studio dell’Università di Bruxelles non danneggerebbero le funzionalità renali ed epatiche.

Per costruire massa muscolare è scientificamente provata la necessità di un elevato apporto proteico.
Alcune ricerche hanno però dimostrato che diete a basso contenuto proteico riducono l’aggravarsi di patologie renali in pazienti affetti da malattie di questo tipo.

Per questa ragione (ma non esistono evidenze scientifiche), le diete iperproteiche hanno guadagnato una cattiva reputazione nella comunità medica.

È comune credenza che le diete iperproteiche che i bodybuilders e altri atleti seguono, possano causare problemi al fegato e ai reni. Tuttavia, non ci sono evidenze che dimostrino che diete iperproteiche abbiano effetti negativi sulla funzionalità renale ed epatica in persone normali.

Anzi, alcuni medici del Department of Physological Chemistry dell’Università di Bruxelles, in Belgio, hanno deciso di investigare gli effetti di diete iperproteiche su atleti.

A un gruppo di 20 bodybuilders e 18 atleti professionisti, che normalmente utilizzavano una dieta iperproteica (2 grammi di proteine per chilo di peso corporeo al giorno) e che non facevano uso di steroidi anabolizzanti, venne richiesto di monitorare la loro dieta quotidiana per una settimana. Vennero rilevati i dati relativi all’assunzione giornaliera di proteine, carboidrati, grassi nonchè apporto di calcio e venne costantemente monitorata la loro funzionalità renale.

Le diete iperproteiche producono rilevanti quantità di urea, una sostanza finale del metabolismo proteico che normalmente viene espulsa con le urine.

Inoltre, a causa della loro attività molto intensa, questi atleti sono a rischio di disidratazione, che potrebbe limitare l’espulsione dell’urea e teoricamente arrecare danni al fegato e ai reni.

Per questo studio, campioni di urine e di sangue furono prelavati dagli atleti per determinare l’impatto di una dieta iperproteica sulla funzionalità renale ed epatica. I risultati furono più che incoraggianti…

 

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